Caratteri cinesi – Ricordo di Xu Haifeng 

In by Simone

Ancora le vignette di Cai Lian, alias Zhishifenzi, blogger e disegnatore, che questa volta le accompagna con il ricordo di un compagno artista, quasi una fonte di ispirazione: Xu Haifeng. Ne esce il ritratto di un uomo tutto d’un pezzo, pronto a sacrificare la carriera alla propria coerenza

Ho conosciuto prima il suo nome, poi i suoi disegni e solo in seguito ho conosciuto lui. La prima volta che ho visto il suo nome era a scuola. All’epoca ero in seconda e avevo organizzato la mia prima mostra personale: si trattava di piccoli lavori, bozzetti e paesaggi ad acquerello. Non mi aspettavo molti visitatori, ma come si usa in questi casi, avevo lasciato all’ingresso un quaderno per le opinioni dei visitatori. E come sempre in questi casi, molti lasciarono complimenti garbati e eleganti firme in calligrafia. Tra parole cortesi e complimenti, notai che qualcuno si era messo seriamente a scrivere un commento. Il succo del commento era "discredito", le sue parole taglienti. Senza farsi troppi problemi, diceva che anche se la tecnica era buona, i miei disegni erano "dolci, unti, superficiali". Si firmava "Xu Haifeng". Feci caso a questo nome. Anche se non comprendevo del tutto il suo commento e accettai la sua opinione con modestia, se ci ripenso ora, le sue critiche erano fondate.

La prima volta che ho visto i disegni di Xu Haifeng è stato nell’ufficio di un insegnante. Sfogliavo le pile di tavole e acquerelli, e ricordo che notai un disegno a matita. La superficie era composta da un intreccio fitto di brevi linee, come un ricamo meticoloso e raffinato. Guardai il nome: era Xu Haifeng.

La prima volta che lo vidi fu ancora più tardi. Ero con alcuni colleghi al secondo piano della facoltà, e notai che in cortile c’era una persona che camminava lentamente avanti e indietro, a passi impetuosi. Sembrava una bestia in trappola. Alcuni lo indicavano: "Quello è Xu Haifeng, il ‘fuggitivo’ del primo anno." All’epoca aveva già la sua fama.

Abbiamo instaurato un vero rapporto quando stavamo per laurearci. Con poche parole riusciva a esprimere il significato di una mia opera: mi sembrava di aver incontrato qualcuno come me. Gli regalai il mio lavoro di laurea e così iniziarono i nostri contatti.

Quando cominciai a lavorare ci scrivevamo spesso. Le sue lettere erano molto particolari, i caratteri ben in colonna nello stile di scrittura dei testi antichi, come dei mostri che facevano gesti minacciosi. Nelle sue lettere c’erano molti termini tecnici che in realtà non capivo ma ammiravo. […]

A volte nei giorni festivi prendevo la bicicletta e attraversavo tutta la città da est a ovest fino a casa sua. La sua camera era piccola, piena di libri. Sentirlo parlare era come assistere a una conferenza accademica. Ogni tanto tirava fuori un libro o sfogliava un album per fare degli esempi. Quando parlava era sempre eccitato ed esuberante, spesso gesticolava. A volte quando si infervorava particolarmente, ero seriamente preoccupato che potesse scagliarmi addosso una tazza di te. Nella mia testa Xu Haifeng prendeva le sembianze di uno stregone, vestito di una lunga tunica nera e dallo sguardo sinistro.

Di Xu Haifeng non ho mai capito alcune cose. Alle scuole medie aveva studiato arte e artigianato. All’epoca chi capiva un po’ di arte si riversava sul design, ma lui testardo scelse la pittura; dopo il gaokao [l’esame per accedere all’università che si fa alla fine delle superiori, ndr], gli altri facevano di tutto per entrare nell’Accademia di belle arti ma lui, con più di 90 punti, rinunciò a iscriversi all’istituto di belle arti e finì per accalcarsi con altri in una facoltà del politecnico. Se tutti gli altri, a prescindere da come dipingessero, facevano di tutto per entrare nell’associazione degli artisti, lui a malapena partecipava alle mostre. Era diverso e molti non capivano.[…]

Arrivati alla nostra età, se non si diventa diplomatici, almeno si impara a scendere a compromessi. Invece lui somiglia ancora a un lupo, che morde stretti i suoi sogni e non li lascia.


谎言 – Menzogne 


呐喊 – Urlo


前进 – Avanti! (l’entusiasmo cieco della rivoluzione culturale)

网络 – Internet


拾 – Raccogliere

[Il post è anche su Caratteri Cinesi – traduzione di Lucia De Carlo]